Si parte. Cominciamo da noi http://www.unfuturosenzatomiche.org
A nome delle oltre 50 organizzazioni hanno composto la delegazione: Ilaria Ciriaci (MIR), Patrizia Creati (Semprecontrolaguerra), Lisa Clark (Beati i costruttori di Pace), Pina Rozzo (Coordinamento enti Locali per la Pace e Diritti Umani), Alessandra Mecozzi (FIOM-Cgil), Antonietta Ess(Semprecontrolaguerra), Soana Tortora (ACLI), Raffaella Bolini (ARCI), don Albino Bizzotto (Beati i costruttori di Pace), Alfonso Navarra (LDU - Fermiamo chi scherza col fuoco atomico), Massimo Paolicelli (Associazione Obiettori Nonviolenti), don Fabio Corazzina (Pax Christi), Giorgio Schultze(Movimento Umanista), Tiziano Tissino (Comitato via le bombe da Aviano), don Tonio Dell'Olio (Libera), Francesco Vignarca (Rete Italiana per il Disarmo), Maurizio Gubbiotti (Legambiente)
Il Comitato Promotore intende dar via alle procedure di raccolta nella settimana della Pace del 1-7 ottobre.
E' da quando furono usate per la prima volta, nel 1945, che donne e uomini di tutto il mondo chiedono che vengano messe al bando e distrutte. - commenta Lisa Clark tra i coordinatori della campagna - e la volontà della Comunità internazionale era chiara già nel 1970, anno in cui è entrato in vigore il Trattato di Non Proliferazione nucleare. Ma, negli ultimi anni, tutti i negoziati internazionali si sono impantanati: si sono impantanati: e nello stallo è ripartita la corsa al riarmo nucleare. Le Potenze nucleari puntano solo alla non proliferazione, ad impedire che altri si dotino di armi nucleari. Gli altri Stati chiedono che prima si proceda con il disarmo. Ecco, con questa iniziativa, noi vogliamo che l'Italia agisca per prima. Dichiarandosi Zona Libera da Armi Nucleari, l'Italia potrà mettere in moto un circolo virtuoso: i primi a seguire saranno gli altri Paesi europei
nella stessa situazione e, se saremo sufficientemente determinati e sinceri nell'impegno, creeremo le basi per far ripartire le trattative a livello internazionale".
L'Italia ha ratificato nel 1975 il Trattato di Non Proliferazione nucleare (TNP), impegnandosi come Stato a non produrre né acquisire in alcun modo armi atomiche. Invece sul nostro territorio sono custodite 90 testate atomiche, 50 nella base USAF di Aviano (PN) e 40 nell'aeroporto militare di Ghedi (BS).
Il TNP, entrato in vigore nel 1970, è il trattato internazionale per il disarmo con il maggior numero di Stati parte, in pratica tutti i membri delle Nazioni Unite tranne India, Pakistan, Israele e Corea del Nord. Si fonda su un accordo duplice ed inscindibile: le cinque potenze nucleari (USA, Russia, Gran Bretagna, Francia e Cina) si impegnano a lavorare in buona fede per il disarmo nucleare totale (art. 6), mentre tutti gli altri Stati si impegnano a non dotarsene mai (art. 2).
Invece i negoziati sono attualmente ad un punto morto, anzi si notano preoccupanti tendenze al riarmo da parte delle grandi potenze. In un discorso di novembre 2006, il Segretario Generale dell'ONU Kofi Annan alla fine del suo mandato, dichiarò preoccupato che il motivo di tale stallo sta nel fatto che "alcuni insistono che prima deve venire la non-proliferazione, altri che prima deve venire il disarmo. In questo modo ciascuno pretende che prima siano gli altri ad agire."
La prima Zona Libera da Armi Nucleari (NWFZ) compie 40 anni. Ad oggi le NWFZ includono più della metà del pianeta: tutti gli Stati delle Americhe tranne USA e Canada, il Sud Pacifico, l'Africa,il Sudest asiatico. La più recente NWFZ è quella dell'Asia centrale. Anche lo spazio, i fondali marini e l'Antartide sono zone libere da armi nucleari in base a specifici trattati internazionali. E poi ci sono due Stati singoli: l'Austria e la Mongolia. Noi vogliamo unirci a loro e camminare insieme verso un futuro senza atomiche.
La raccolte delle firme - ne servono 50.000 - inizierà durante la Settimana della Pace (1-7 ottobre) e proseguirà per 6 mesi.
Qui potete scaricare il manifesto dell'iniziativa.
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